martedì 9 agosto 2011

Le magiche polveri lavanti INTRO

Parliamo di polveri lavanti.
In rete, tra chi si interessa di cosmesi eco-bio e prodotti naturali per la cura del corpo, c'è stato un gran tam-tam a riguardo. Un tema di tendenza.
Argille, farine, esotici estratti di frutti dal nome strano. Beh, da buona agricoltrice vegan-eco-geek, potrei mai rimanere indietro?
Inutile stare a stilare una lista chilometrica con spiegazioni asettico/accurate stile copia&incolla da wikipedia. Credo che altri abbiano già fatto la fatica, e probabilmente sarete informatissimi.
Quello che invece mi accingo a fare, è raccontarvi la mia personale (e ormai piuttosto lunga) esperienza. Così potrò darvi consigli spassionati e sinceri, evitare ruffianerie di sorta, e magari essere utile (NDR).

Sono circa tre anni che evito di usare shampoo e sapone per lavarmi. No, non sono una della tribù dei piedi neri e i capelli appiccicati. Neppure una fanatica. Soltanto, ho vissuto per un paio di anni con una persona che aveva problemi di reazione ai prodotti cosmetici. Senza andare nel tecnico o violare la privacy del succitato, vi dico solo che, in sostanza, usando prodotti aggressivi, la pelle del poveretto si squamava e si arrossava, a volte, finendo pure per gonfiare. Tanto per stare tranquilli, pensammo bene di eliminare il problema alla radice, ed oltre ad evitare prodotti con sostanze pericolose, ci siamo decisi a rendere ancora meno aggressiva la routine di pulizia quotidiana. Informandomi sull'argomento, ho così realizzato, che a parte escludere sostanze dannose (contenute in gran parte dei prodotti cosmetici di grande distribuzione), si poteva evitare allegramente di stressare la nostra preziosa pelle, andando oltre. Io mi sono trovata così bene, che continuo da allora, anche per conto mio.


 Qualcuno dice siano deboli con il grasso. Io trovo di no. Certo, c'è polvere e polvere, ed ogni pelle (o capello) richiede la sua. Per il corpo io uso una miscela di farina di grano saraceno, farina d'avena e farina di riso. La tengo in un barattolo di vetro ben chiuso, affinché l'umidità non la raggiunga. Prima della doccia ne metto un cucchiaio in una ciotola piccola piccola di vetro che dedico esclusivamente a miscelar farine o argille, e con un poco di acqua calda faccio una pappina morbida. Me la passo sul corpo come si fa abitualmente per lavarsi. Tra l'altro "scrubba" senza essere aggressiva! C'e chi le usa assieme ad oli leggeri, sfruttando la proprietà dei grassi di legarsi ad altri grassi (sebo, sporco…), ma io sono troppo pigra! Come potete vedere non è una gran fatica.
Per i capelli la situazione si fa più complessa. Questi infatti richiedono più tempo, perché il lavaggio con le polveri è una sorta di impacco, quindi un po' di pazienza ci vuole. E' comunque tempo ben speso, perché i risultati sono eccellenti (almeno nel mio caso). La farina di ceci è stata la mia prima prova. Per lavare lava, l'odore dopo un po' se ne va, il risultato è buono, e quando si è a corto di altro, va benissimo, ma io sono un'affezionata del famoso Ghassoul, e lo uso da solo o mischiato in un sacco di modi, a seconda delle esigenze. In effetti non è un cereale, bensì un'argilla lavica, e questo cambia un po' le cose in termini di modalità di pulìzia. Il prodotto migliore che però ho trovato in tremi di efficacia condizionante è senza dubbio il mix di amla e shikakai. Il Ghassoul, è eccezionale per pulire, ed è buonissimo anche per viso e corpo ( lasciato in posa pochissimo! ). Le erbe amla e shikakai, invece, sono formidabili nel dare ai capelli morbidezza, lucentezza e pettinabilità, ma più faticose da usare….


http://www.gnamgnam.it/2010/05/19/biscotti-con-farina-di-ceci.htm


Ora bisogna proprio che vada, non ho ancora finito di sistemare valigie&co., ma riprenderò al più presto l'argomento…
Probabilmente non vi sto raccontano niente di nuovo, ma se vi intessano approfondimenti e ricettine, fatemi sapere!

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