domenica 9 ottobre 2011

La mano dell'ortolana: giradito, vesciche e pelle secca…


Molto spesso, facendo lavori manuali, le dita delle mani e anche quelle dei piedi, se ne stanno compresse nel sudore di guanti e calzini, o stivali di gomma; sovente a contatto con terra e connessi. Insomma, certo non si tratta di cure di bellezza.





 Credo sia per questo che soffro di tanto in tanto di lievi giradito, detti anche paterecci; a volte mi si formano vesciche su piedi o mani, e la pelle delle mani tende spesso a screpolarsi.
(Premetto, come sempre, che non voglio indurre alcun lettore ad evitare il medico)

Cosa molto fastidiosa. Per affrontarla, mi sono dunque munita di ogni consiglio potessi trovare tra i rimedi casalinghi, vista la mia (e sottolineo mia) nota avversione per pomate antibiotiche, cerotti dalle presunte virtù miracolose, creme puzzolone o roba simile.
Alla fine, ho trovato quello che fa per me. Con un unico trattamento mi sistemo manine e piedini!

Si tratta prima di tutto di prendersi una ventina di minuti di pausa serale concedendosi un bel mani/pediluvio a base di acqua e sale marino integrale in una percentuale piuttosto alta. Per i piedi si può usare una qualsiasi bacinella a misura e per le mani può andare anche una piccola insalatiera. Non è necessario, ovviamente, immergere contemporaneamente le quattro estremità, ma solo quelle interessate dal problema. Finito questo, asciugare (rispettivamente mani o piedi).
Preparare una pastella a base di acqua e argilla. Io uso quella verde, ma suppongo vadano bene anche altri tipi.
Che sia smectite, illite o caolino, l'importante è che sia argilla pura, e possibilmente provenga da un luogo quanto più vicino a dove si vive.
Si passa a spalmare il tutto su dita e unghie interessate dal patereccio o dalla vescica. Lasciare seccare con tutta tranquillità. Io a volte la lascio anche tutta la notte.
Con questi due passaggi, sia il giradito che la vescica tenderanno ad asciugare. Ovviamente non sempre dopo la prima applicazione. Infatti il primo è un'infezione, e a volte ci mette un po' di più a guarire. 
Infatti, per affrontare quei giradito più ostinati, io mi armo del caro vecchio amico aglio.




Ne faccio una pasta schiacciandolo nel mortaio, quindi lo metto sulla parte interessata, e per finire impacchetto il povero dito con una folia di cavolo precedentemente scaldata con una passata di ferro da stiro bollente. Per fermare il tutto, uso un gommino da ortaggi, tenuto però abbastanza lente, in modo che non blocchi la circolazione. La medicazione, ha potere antibiotico grazie all'aglio, e sfiammante grazie al potentissimo cavolo.




Nel caso si deve ripetere per qualche sera (se supera la settimana nonostante tutto, andare dal medico).  La vescica invece passa più velocemente. E' sufficiente l'impacco con l'argilla e si asciuga tutto in batti-baleno.
Dopo questo, non rimane che ammorbidire un po'.  Prima di dormire, infatti, un bel massaggio idratante fa sempre bene alle mani screpolate dell'ortolana in erba. Io uso un olietto così composto:
Olio d'oliva (due terzi), olio di ricino (un terzo) e qualche goccia di Olio Essenziale di limone (io metto tre gocce per circa trenta ml). Il tutto shakerato in una bottiglietta di vetro scuro. Mi raccomando, come sempre, prima di applicare un olio sulla pelle, inumidire sempre la parte, oppure miscelare con del gel d'aloe.

giovedì 6 ottobre 2011

Steve Jobs

 Lo so, uomo d'affari, imprenditore, stramiliardario, non fanno rima con eco-equo e via discorrendo. Non ho intenzione di celebrarlo con questo post. Ma il mondo dell'informatica e affini, sarebbero sicuramente differenti senza il suo "genio creativo". Non so se il mondo sia migliore grazie a lui, ma sicuramente è diverso.  Ferme restando dunque le rimostranze sull'azienda e sulla controversa figura dell'imprenditore,  saluto l'uomo curioso, quello del "stay hungry, stay foolish", che oggi se ne è andato.





lunedì 3 ottobre 2011

Balsamo al Limone







Io non ho i capelli grassi, e neppure li ho secchi. "Interessante", direte voi. In realtà, lo è a causa del motivo. Infatti, non è perché sia particolarmente fortunata, ma semmai perché seguo una routine per ciò che concerne trucco e parrucco, priva financo di tensioattivi, sostanze da confezionamento varie, siliconi, parabeni e "orrendezze" di sorta. Quindi la chioma se la gode, tra polveri varie, farine e argille, piantine e verdurazze.
Tuttavia ho voglia di cambiare un po', così ho deciso di farmi qualcosina dalla consistenza più "commerciale".
Mi diletterò nella produzione di un balsamo al limone che ho scovato in rete qualche tempo fa, poi ho stampato e poi ho scordato. Questa mattina pulendo per bene scrittoio ed annessi, ecco sbucare il foglietto stampato su carta rigorosamente riciclata viviverde.
Purtroppo, il vero autore mi è sconosciuto. Se qualcuno di voi lo sa, mi faccia sapere, affinché possa aggiornare il post con i dovuti ringraziamenti, nonché link e attribuzioni del caso.
Per ora posso solo dire "Grazie autore misterioso per questo profumatissimo  balsamo al limone!"

Dunque, gli ingredienti sono:
due limoni, 200 ml di acqua, un cucchiaino di olio di cocco.

Si spremono bene i limoni, poi si fanno a pezzetti le bucce (motivo per cui bisognerebbe usare SOLO limoni completamente bio). Si mettono a bollire i 200 ml di acqua che poi si versano sulle bucce tagliuzzate facendo riposare per una mezz'ora in un contenitore coperto. Infine si mette il succo precedentemente spremuto, le bucce con la loro acqua di macerazione e il cucchiaino di olio di cocco nel frullatore, e daje de frullata.
Filtrare il tutto con una garza o simile, facendo attenzione a strizzare bene.
Si può conservare qualche mese nel freezer sotto forma di cubetti, colandolo subito in un contenitore per il ghiaccio.

Che ne dite? Il profumo è ottimo, gli ingredienti sani, male che vada mi profumeranno i capelli di buono, no?