venerdì 26 luglio 2013

Ghassoul mon amour. Guida all'acquisto dell'argilla giusta.

Ne abbiamo già parlato, lo so. Ma questa argilla, questa terra preziosa e antica è così utile e versatile, che ogni volta che la uso ho voglia di tesserne le lodi.

Stavolta, però, cercherò anche di rendere utile la cosa. Infatti, il mercato, offre oggi una varietà più ampia di marche di ghassoul (o rassoul che dir si voglia),  e la domanda nasce spontanea:


  1. Quante marche sono adesso disponibili?
  2. Sono tutte uguali?
  3. Che differenza c'è?
  4. Perchè alcune costano molto ed altre invece sono relativamente economiche?
  5. Dove posso trovarle?

(e le domande sono già cinque!)
Vediamo di rispondere.

Innanzi tutto, sul mercato ce ne sono veramente di molte marche. I prezzi non  sono altissimi, tuttavia, per motivi che non riesco a verificare, variano, a volte anche considerevolmente.

Quello della Tea Natura è buono ed economico. Costa intorno ai cinque euro per una quantità pari a 350g. Si può trovare facilmente, come tutti i prodotti della tea natura. Lo metto al primo posto, perchè è la mia prima scelta.

Poi c' quello di Aroma Zone, di qualità lievemente inferiore, comunque, siamo lì. Il prezzo è però più conveniente: 5,50 euro per cinquecento grammi. Si trova solo sul sito di Aroma Zone, o nei loro negozi, se passate in Francia...

C'è anche il ghassoul dell'Alva, una marca che io amo molto. Tuttavia non l'ho mai provato perché il prezzo, onestamente, mi pare un po' troppo alto. Infatti, per la confezione da 100g, si spendono più di otto euro.

Stesso discorso, per la confezione da 200 g della Kart, che costa la bellezza di 16 euro e rotte...

Se dovessi vincere all'enalotto li provo e vi faccio sapere (ma piuttosto, esiste ancora l'enalotto???)


giovedì 25 luglio 2013

L'indomabile ANGELICA


 


L'Angelica (Angelica achangelica) è una pianta della famiglia delle ombrellifere. Detta anche erba degli angeli o arcangelica, ha origine nel Nord Europa. Infatti, la specie considerata più attiva a livello fitoterapico, sarebbe l'Angelica della Lapponia. Dalle nostre parti è raro vederla crescere spontaneamente, se non in alcune zone alpine, tuttavia è comunemente coltivata in orti e giardini.

La Storia
La pratica della coltivazione dell'Angelica risale al millecinquecento, ma già dal decimo secolo, la si importava dai paesi scandinavi come merce preziosa, visto i molteplici utilizzi. Spezia, verdura, erba officinale, l'Angelica veniva usata addirittura contro gli avvelenamenti. Deve il suo nome all'arcangelo Raffaele, che secondo la tradizione popolare, la usava per dare sollievo agli appestati.

Le Proprietà
Dell'Angelica non si butta via niente! Radici (da estrarre e seccare in autunno), foglie (da raccogliere a primavera) e fusto (in estate), se pure in modo differente, sono tutti utilizzabili. Persino con i semi si può preparare un ottimo impacco per occhi stanchi. Ricca di principi attivi quali tannino, cumarina, olio essenziale, resina e sostanza amare, è indicata in caso di gonfiore e meteorismo, catarro bronchiale, ma anche di disturbi del sonno. Utile per mestruazioni irregolari.

Oggi viene usata con più parsimonia che in passato. Infatti, è una pianta che dovrebbe essere consumata con attenzione e sotto precise indicazioni di un esperto, poiché può causare fotosensibilizzazione, e a dosi molto elevate può avere effetti depressivi. Sconsigliata in gravidanza in virtù del suo potere emmenagogo.


questo il vero aspetto della pianta....L'avete già vista, no?

Attenzione anche alla gemella cattiva! Infatti molte erbe hanno la caratteristica di avere una pianta quasi uguale con effetti, però contari e spesso letali. Nel caso dell'angelica, questa assomiglia molto alla cicuta, erba pericolosissima e velenosa, nota grazie a Socrate che la bevve proprio per suicidarsi dopo la condanna.

La Ricetta
Il famoso vino di angelica, usato come coadiuvante digestivo, è una bevanda tradizionale e di facile preparazione.
Gli ingredienti sono: 30g di radice di Angelica, 1l di vino rosso, 4g di cannella in polvere. 
Lasciare il tutto in infusione (a freddo) per quattro giorni in una bottiglia chiusa. Quindi filtrare. Bere un bicchierino da liquore un paio di volte al giorno.

Un decotto di echinacea - preparato portando ad ebollizione 2,5 dl di acqua con un cucchiaio di radice di echinacea per cinque minuti- versato su di un cucchiaino di angelica e lasciato riposare per una decina di minuti, diventa una buona tisana contro il raffreddore


I gambi di angelica sono una leccornia se canditi, e l'aroma dei fiori e delle foglie arricchisce le insalate verdi.

mercoledì 24 luglio 2013

Focus Pelle: Top Five, Le mie cinque piante del mese



L'estate è meravigliosa, e pericolosa insieme. La pelle adora il sole, ma al contempo lo teme. Luglio, è un mese in cui i trattamenti idratanti e calmanti devono essere all'ordine del giorno, soprattutto se si ha la sindrome della lucertola (come me...). 

Ho stilato allora una lista di piante che sto usando molto, declinate in vari modi (gel, oleoliti, lozioni etc..). In realtà, vista la loro versatilità, e consigliabile tenerle nel prontuario erboristico tutto l'anno.
  1. ALOE (Aloe Vera)
  2. CALENDULA ( Calendula Officinalis)
  3. CAMOMILLA ( Chamomilla Recutita)
  4. ROSMARINO (Rosmarinus Officinalis)
  5. SALVIA (Salvia Officinalis)

1. L'aloe svolge notoriamente una forte azione idratante, comprovata e nota da secoli (addirittura la usava la regina Cleopatra). In più, lascia una sensazione di freschezza e non unge. Io la uso in gel, che preparo utilizzando il succo delle foglie delle mie piante miscelato con gomma Xanthana. Non uso conservanti, perché ne preparo un poco alla volta (circa una boccettina a settimana), e lo tengo in frigorifero. Lo uso miscelato ad altre creme o oli, a seconda delle necessità. 
In commercio ce ne sono di molto buoni già pronti, l'importante è che controlliate che l'inci garantisca la quantità di aloe (considerate dal 97% al 99%) e l'assenza di schifezze varie (come -Peg e stonata compagnia cantante).

una delle mie piante



2. La calendula ( su cui ho scritto un post specifico qui) è lenitiva, e riduce gli arrossamenti cutanei. In più svolge un'azione protettiva contro le irritazioni e le aggressioni esterne. Fantastica per la pulizia di viso e corpo, sotto forma di oleolito o come ingrediente principe di prodotti per la pulizia (latte, sapone, etc...). Io ne miscelo qualche goccia di oleolito con del gel di aloe e una punta di burro di karitè per lenire la pelle dopo l'epilazione o un bagno di sole.

oleolito di Aroma Zone



3. La camomilla ( su cui ho scritto un post specifico quipossiede un'ottima capacità di lenire e rivitalizzare. Bevetela, e usatela in ogni modo!
Ottimi gli impacchi con l'infuso contro gli occhi stanchi, ad esempio; ma i suoi usi sono davvero infiniti.

la mia camomilla di campo raccolta poco tempo fa


4. Il rosmarino rimuove l'eccesso di sebo, riequilibra la secrezione sebacea e stimola il cuoio capelluto.
Io utilizzo con molta soddisfazione l'infuso come risciacquo finale per i capelli; Preparatelo con acqua demineralizzata e qualche rametto lasciato riposare per una quarto d'ora circa. Freddato il tutto, basta aggiungere un cucchiaino di aceto di mele e i capelli splenderanno!


il mio rosmarino direttamente dall'orticello delle piante aromatiche e officinali


5. La salvia favorisce gli scambi nutritive della pelle, nonché l'attività regolatrice sulle ghiandole dell'epidermide. Ottima qualche goccia di olio essenziale nel deodorante fai da te (al bicarbonato). Io ne aggiungo un paio di gocce anche all'oleolito di calendula se lo uso per struccarmi o pulire il viso. Nel dentifricio in polvere è uno degli ingredienti must.

olio essenziale di salvia opportunamente diluito in olio di Jojoba, sempre di Aroma Zone.
(l'O.E. di salvia può essere molto pericoloso se assunto in dosi elevate)


Che dire, tutte piante meravigliose e di facile reperimento.
Capatina in giardino (o nell'orto)?


p.s. Queste sono linee guida generali. Se siete interessati ad approfondire le ricettine sopra accennate, fate un fischio!

martedì 23 luglio 2013

Hi, my name is Paola, and I'M a PinterestAholic




So che pare non essere in linea col tema generale (ma diciamocelo, anche piuttosto generico) del blog, ma ho una confessione da farvi...

La Pinterest Addiction mi ha colpita. O magari sarebbe più corretto scrivere, che ha colpito ANCHE me. So infatti di non essere l'unica, ma la cosa non mi fa sentire meno scema.
Scema scema, eppure perseverante. SIC.

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Nei momenti di buco mi perdo nel mare magnum di pins, rimbalzando tra un'immagine e l'altra, persa tra una massima attribuita a casaccio (quotatissimi Buddha, Morrisey, Neruda e Wilde, che si scambiano frasi e quotes vicendevolmente...) e un cucciolo vestito da idiota.

Comunque, diciamocelo, sempre meglio imparare a fare un fiore con la carta guardandosi una decina di foto, che andare a spulciare presunte biografie e socialitè varie su facebook (brrr, brivido di disgusto)...


E poi, ormai, siamo un esercito di "infetti".
Dovrebbero istituire gruppi di autoaiuto. Dovremmo istituire gruppi di autoaiuto.


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Tra l'altro, il report settimanale che mi arriva, pare sempre compilato a casaccio. "Pins You'll Love", ma non ci azzeccano quasi mai...
Chissà se hanno posizioni aperte per implementare il team che realizza (o sceglie o gestisce ) i softwares che a loro volta selezionano i suddetti pins...Sarebbe proprio il caso dessero una ripassata al sistema.

E sarebbe il caso di chiudere qui il post.
E chiedere venia.

Il faceto ha preso il sopravvento.


lunedì 22 luglio 2013

STIAMO CALMI! Rimedi della nonna contro il nervosismo ( e mia nonna era calmissima!)

Innanzi tutto, un bel respiro. Fatto? Bene. Respirare a dovere, è il primo passo (e badate di non dimenticarvene).
Le bollette impilate sul frigorifero non sono sparite? Il vicino continua a urlare giusto quando appoggiate la testa sul cuscino? Il tizio nella macchina di dietro continua a starvi insopportabilmente vicino, mentre quello nell'auto davanti pare non aver capito come ingranare la seconda? L'ufficio continua a sembrare a tratti una fornace e a tratti un frigorifero? L'intestino è ancora super pigro e quel maledetto brufolo in mezzo alla fronte continua ad occhieggiare dallo specchio?




Bene, allora è il caso di passare a qualcosa di più serio: I vecchi cari rimedi della nonna.

  1. Uscite. Fuori, sotto il sole, almeno per un'ora. Se piove, procuratevi un K-Way, e uscite lo stesso, infingardi che non siete altro! Una passeggiate può fare davvero la differenza. Meglio se in un ambiente ospitale, con qualche albero, un po' di verde. Ma le vie del centro andranno comunque benissimo. Mantenete un passo sostenuto e guardatevi intorno. Ascoltate, annusate. Godetevi il "viaggio". 
  2. Accompagnate quello che state facendo con della buona musica. Non importa di che tipo. Deve piacere a voi. Deve farvi venire voglia di canticchiarla. Se poi potete anche permettervi di iniziare a ballare, allora l'umore prende il volo.
  3. Mia nonna cantava ( e a volte persino ballava) con la radio in sottofondo, nella cucina. Ore, mentre puliva, preparava il pranzo, o rammendava un calzino.
  4. Concedetevi una mezz'ora al meno per godervi una buona tisana. La cara vecchia camomilla, va sempre bene. In realtà potete scegliere tra una varietà infinita di piante. Fatevi una puntatina in erboristeria, se non siete pratici, e due chiacchiere con l'erborista. Saprà consigliarvi l'infuso più adatto.
  5. Ridete, ridete, ridete. Più che potete, senza ritegno. Ed eccovi, a tal proposito, un paio di link interessantissimi. http://laughteryoga.org/english (yoga della risata), e http://www.ecolederire.org/ (l'autorevole Università della Risata della Sorbona).  Fatevi un giro. ADESSO (perdindirindina)!